Gran Bretagna: arriva l'austerity "buona e giusta"!

Pubblicato il da Sara Gianfelici

[caption id="attachment_9575" align="alignleft" width="300" caption="Nick Clegg, il vice Premier britannico - Illustrazione i_Forbes/Flickr con licenza Creative Commons"]http://www.flickr.com/people/27264397@N02/[/caption]

Nick Clegg ha detto agli attivisti Liberaldemocratici che la “spending review” [NdT: monitoraggio e valutazione della spesa pubblica per la riforma del bilancio] della Coalizione “promuove l’equità”:
“Oggi non prendiamo le decisioni perché siano facili o perché vogliamo vedere uno stato più piccolo, le prendiamo perché sono giuste. Abbiamo davanti a noi un cammino difficile da recuperare ma siamo determinati ad assicurarlo come una strada che porta all’equità*.”

Il problema è che “fairness” è un termine controverso che può significare molte cose per molta gente. Così, per capire quello che sembra intendere Clegg col termine, abbiamo bisogno di sviscerarne i significati. Di conseguenza, ecco il mio servizio pubblico per oggi.

Per Nick Clegg, “fairness*”comporta:

Mezzo milione di posti di lavoro tagliati nel settore pubblico, da aggiungersi ai già 2 milioni e mezzo di disoccupati a caccia di 500 mila posti di lavoro disponibili. Ciò avrà luogo in concomitanza con…

- …un assalto spietato alla disponibilità di assegni di mantenimento, siccome George Osborne abbandona alcuni fra i più vulnerabili della società con la dubbia motivazione che così mira a colpire quelli che guardano ai magri sussidi statali come a “una scelta di vita”.

- Una revoca del sussidio agli invalidi cronici, che saranno precipitati nella povertà e costretti a divorziare per sopravvivere.

- Tagli al sussidio ai più anziani e ai più vulnerabili, di cui anche molti di più saranno lasciati a morire da soli nel loro sudiciume.

- L’uso di trucchetti sulla contabilità da parte del Tesoro, per sostenere che i più ricchi saranno quelli più colpiti dalle riduzioni sui benefici, sul presupposto assurdo che la perdita di sussidi per un figlio, per un milionario, sia più gravosa rispetto a chi ha redditi minori.

- Riduzioni di massa alla spesa per la casa per la quale la gente farà fatica a trovare una casa che si potrà permettere, e aumenterà la possibilità dei senzatetto.

- Lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale (NHS) in modo sleale, con tagli alla spesa pubblica scolastica reale propinate come un aumento, che cinicamente incorpora idee Liberaldemocratiche dei premi agli alunni, per mascherare cosa sta realmente accadendo. Il risultato consisterà in cambiamenti che coinvolgeranno in modo molto grave chi vive di redditi più bassi e chi dipende dalla sanità e dall’istruzione pubblica molto di più rispetto ai più abbienti.

- Abuso della parola “progressivo” cosicché o significa niente del tutto ed è semplicemente uno slogan politico, o se impiegato come una rivendicazione economica tecnica sui fardelli che cadono più pesanti su coloro che sono più abbienti per pagare, è davvero un nonsenso così come già denunciato dall’IFS [Istituto per gli Studi Fiscali], dalla Fabian Society e da Demos. E come dimostrato proprio dallo stesso piano di Governo.

Potrei andare oltre, ma è solo un inizio. Senza ombra di dubbio, emergeranno più cose ancora delle profondità recondite negli annunci cautamente mascherati di George Osborne, ad una indagine più dettagliata.

Ma vorrei concludere con un’osservazione veloce. Sebbene quello di equità sia un concetto implicitamente contestato, un’idea quasi fissa che vi è collegata è che l’equità comporta il prendersi ciò che ci si merita.

Allora, se Nick Clegg viene ricordato come l’uomo che ha dato potere a un governo Tory e poi non ha fatto nulla durante il suo mandato per frenare quel partito quando ha lanciato un assalto al cuore dell’economia e della società britannica, allora sarà buono e giusto, se le persone lo ricorderanno come una disgrazia nazionale.

Se i commentatori disprezzano Clegg per il suo infliggere grandi dolori alla vita dei più poveri – quando egli stesso non ha mai combattuto né mai si è preoccupato di una bolletta da pagare, nella sua vita di grande privilegiato – allora sarà buono e giusto, quando la gente lo taccerà di “disgraziato che ti rovina la vita”, che distribuisce dolore mentre è al sicuro nella sua campana di vetro di ricco.

E quando gli elettori cancelleranno i Liberaldemocratici dalla prossima elezione, rimproverandoli di aver reso possibile la crociata ideologica dei Conservatori, allora sarà buono e giusto quando Clegg verrà di conseguenza odiato dal partito che ha distrutto e fatto fallire, e ricordato nella storia come l’uomo che avrà fatto tutte le cose sbagliate al momento sbagliato.

*NdT: “fairness”, la parola originale della frase inglese, comprende un insieme di significati in Italiano, come bontà, bellezza, equità, giustezza

Con tag Economia

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