Italia: vogliamo il nostro Starbucks!
[caption id="attachment_6736" align="alignnone" width="500" caption="Foto Samchio su Flickr, con licenza Creative commons"]
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E' ormai da un po' di giorni che l'opinione pubblica sta seguendo le diverse evoluzioni del caso Starbucks. Pare infatti che il celebre marchio di caffetterie sparso in tutto il mondo si stia decidendo ad aprire un nuovo (ed unico) shop in Italia.
Naturalmente ci sono tanti dubbi riguardo la notizia, che sembra però confermata dal portavoce di Starbucks per l'Europa pochi mesi fa sul sito della ABC che ha dichiarato:
“Quando si tratta di aprire nuove filiali in Europa, il nostro approccio è sempre molto cauto”, ha spiegato una portavoce di Starbucks Europe. “Abbiamo in programma di aprire entro i prossimi 24-36 mesi delle caffetterie in Italia, Germania, Francia e Spagna”.
Le voci contrarie, sparse un po' per il web, sono scettiche poiché, affermano, la decisione di non aprire in Italia fa parte della regola n°1 della sirena a due code (curiosità: il nome "Starbuck", appartiene ad un personaggio di Moby Dick. Il logo è appunto una sirena a due code stilizzata).
Altri ancora hanno aperto numerose fanpage con vere e proprie petizioni volte a chiederne l'apertura.
Stiamo a guardare cosa succederà, magari davanti ad un bel Frappuccino®
[/caption]E' ormai da un po' di giorni che l'opinione pubblica sta seguendo le diverse evoluzioni del caso Starbucks. Pare infatti che il celebre marchio di caffetterie sparso in tutto il mondo si stia decidendo ad aprire un nuovo (ed unico) shop in Italia.
Naturalmente ci sono tanti dubbi riguardo la notizia, che sembra però confermata dal portavoce di Starbucks per l'Europa pochi mesi fa sul sito della ABC che ha dichiarato:
“Quando si tratta di aprire nuove filiali in Europa, il nostro approccio è sempre molto cauto”, ha spiegato una portavoce di Starbucks Europe. “Abbiamo in programma di aprire entro i prossimi 24-36 mesi delle caffetterie in Italia, Germania, Francia e Spagna”.
Le voci contrarie, sparse un po' per il web, sono scettiche poiché, affermano, la decisione di non aprire in Italia fa parte della regola n°1 della sirena a due code (curiosità: il nome "Starbuck", appartiene ad un personaggio di Moby Dick. Il logo è appunto una sirena a due code stilizzata).
Altri ancora hanno aperto numerose fanpage con vere e proprie petizioni volte a chiederne l'apertura.
Stiamo a guardare cosa succederà, magari davanti ad un bel Frappuccino®