L'origine del mondo (secondo me)

Pubblicato il da Alessandro Bortolazzo

[caption id="attachment_4864" align="alignnone" width="500" caption="A sinistra, il disegno di un bambino. A destra, elaborazione grafica di Mikl Olivier / con licenza Creative Commons (Flickr)"][/caption]

Da piccolo divoratore di fumetti mi chiedevo come potessero essere così perfetti. non riuscivo a credere che qualcuno semplicemente si mettesse lì e li disegnasse. nella mia esperienza i disegni avevano tutt'altro aspetto: erano grezzi, piatti, tutti sbavati e tremolanti. un giorno ho deciso di chiedere a mia madre. "come si fanno i fumetti?". la sua spiegazione è stata: vengono stampati. aha. "stampati", quindi. con delle enormi stampanti, mi sono detto. ecco il trucco!

ovviamente, oggi so che quella che ho ricevuto non era affatto una risposta. piuttosto un rimando a una dimensione a me del tutto sconosciuta e incomprensibile. chiedere come funzionasse questa "stampa" mi sembrava avere la stessa utilità che chiedere perchè le auto corrono o gli aerei volano. queste macchine complicate fanno cose formidabili che gli uomini non sanno fare: è appunto a questo che servono le macchine.

detto tra noi, sono contento che in quell'occasione mia madre non mi abbia detto (o io non l'abbia capito o non abbia voluto capire) che i fumetti, prima di essere stampati, vengono disegnati e colorati da persone in carne ed ossa. al tempo sarei sprofondato se avessi saputo che esistono persone in grado di "pitturare" tanto bene. (così dicevo da bambino: pitturare).

ora potrei mettermi a deridere il piccolo Felix e accusarlo di ingenuità, o di non saper formulare correttamente una domanda. oggi però ho fatto una riflessione diversa: questa tattica di spostare la risposta su un altro piano o ribattere con un'altra domanda, travestita da risposta, è molto diffusa tra gli adulti.

mi vengono in mente, per esempio, un paio di ipotesi strampalate riguardo all'origine della vita. secondo heineken däniken alcuni la teoria che la vita sia in qualche modo arrivata dallo spazio, che sia stata portata sulla terra da extraterrestri, costituisce una risposta più che soddisfacente, quando in verità fa scaturire ulteriori domande.

come si possono pianificare complessi progetti a lungo termine che alla fine funzionino, o raggiungano il proprio scopo, senza che niente vada storto a causa di qualcosa di inaspettato o di qualche sciocchezza o dell'incompetenza di qualcuno? a questa domanda gli appassionati di teorie del complotto sanno rispondere senza indugio: basta farli pianificare dal governo degli stati uniti. o dal KGB. ci troviamo di fronte alla stessa strategia che è stata messa in atto quel giorno nella mia cameretta: spiegare le cose trasferendole in un'altra dimensione, o ammantando la spiegazione con qualche bel termine evocativo.

come dice quel pio gatto sornione di peter hahne, moderatore ZDF e opinionista della bild, il concetto di dio rappresenta una risposta alla domanda circa l'origine dell'universo ben più appagante che non, per esempio, la forza di gravità. (consiglio di leggere, a questo proposito, la lettera aperta di verquer a peter hahne). né hawkinghahne si rendono poi conto che le loro risposte hanno la stessa qualità di quella di douglas adams (42), il che in fondo è molto divertente. come per la teoria di hawking e per il dio di hahne, non si capisce che senso ha il tutto. cosa significa quel 42? come dovrebbe funzionare la cosa?

a questo punto mi aggiungo anch'io, e ben volentieri, a questa mia personale lista di teorici dell'origine del mondo. ecco dunque la mia spiegazione: l'universo è stato stampato.

Abbiamo seguito la punteggiatura e l'ortografia senza capitalizzazione del post in Tedesco

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