E se i nostri dirigenti li scegliessimo con un semplice sorteggio?

Pubblicato il da Margherita Guastamacchia



[caption id="attachment_2930" align="alignleft" width="240" caption="Foto Steffe/Flickr con licenza Creative Commons"][/caption]

Fa bene sentire di poter condividere le proprie seghe mentali. Qualche giorno fa ho letto con gusto su “A bloguear a bloguear” che un mitico commentatore, Mitxel, proponeva un'assegnazione degli incarichi per sorteggio. Dal canto mio, umile servitore da un umile pulpito, appoggio questa proposta e vi racconterò una breve storiella:

L'anno scorso a settembre ho cominciato un corso di formazione. La direzione del corso stesso c'impose di eleggere un rappresentante. Siccome non ci conoscevamo tra noi né sapevamo chi e come avrebbe potuto sostenere l'incarico, decidemmo che la forma più democratica sarebbe stato sorteggiare un gruppetto di persone che assumesse la funzione di “rappresentante”. Non ci pentimmo affatto della nostra scelta ed ancora oggi siamo felici del cammino intrapreso.

Era tutto meno che una novità, dato che la nostra iniziativa è vecchia quasi come il mondo. Nell'antica Grecia, ad esempio, le assegnazioni per sorteggio erano all'ordine del giorno (1).

A differenza delle elezioni con votazione che favorivano sempre i più ricchi, persuasivi o popolari, i sorteggi suddividevano gli incarichi amministrativi tra tutti i cittadini. Cita la saggia Wikipedia, che per Aristotele la democrazia era precisamente questo: “ governare ed essere governati a turno”. Soltanto cento tra i mille funzionari della polis (città) erano scelti con votazione.

Non abbiamo scoperto l'acqua calda: per rimediare gli sbagli dell'aristocrazia ( il governo dei migliori), non c'è nulla di meglio che tornare ai valori originali della democrazia: che tutti possano far parte del governo di tutti, che si conceda uno spazio maggiore all'uguaglianza e quindi al sorteggio. Per fare un esempio concreto, tra la dozzina di figure che di solito formano il consiglio direttivo locale di un partito politico, sono pochi i posti ( due o tre al massimo) che non possono essere ricoperti in forma efficiente da un gruppo di 3 funzionari scelti con un sistema a sorteggio. Eleggiamo quindi questi due o tre personaggi e sorteggiamo il resto. ( se tutto va bene, magari finiremo per sorteggiarli tutti... chi può dirlo).

(1) stococrazia, metodo di designazione casuale degli eletti al governo, sistema impostato nella Grecia Antica da Clistene : "Il sistema democratico predisposto da Clistene era perfezionato dalla tecnica del sorteggio, con cui venivano designati i magistrati e i buleuti: si riteneva infatti che solo la scelta lasciata al caso garantisse la completa imparzialità dell'organismo politico".

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