Le piante medicinali scatenano una psicosi su Twitter

Pubblicato il da Rossella Cadeddu

[caption id="attachment_7542" align="alignright" width="350" caption="La Spiraea ulmaria, da cui è stato tratto il principio attivo dell’aspirina. Foto: Pascal Blachier / Licenza CC "][/caption]

A volte accadono cose delle quali ci si può solo meravigliare. Al momento ovunque su Internet, su Twitter e Facebook, oppure via e-mail c’è stata un’esortazione a firmare una petizione elettronica in fretta e senza indugio. Perché la malvagia Unione Europea progetta, insieme alla molto più malefica industria farmaceutica, una cosa terribile: a partire dall’aprile del prossimo anno, le piante medicinali saranno vietate nella UE. Ciò che non può essere brevettato e con il quale quindi l'industria farmaceutica non può fare soldi, non può esistere e pertanto le piante medicinali e le erbe - sì, anche quelle che crescono spontaneamente – devono essere rese illegali. Noi uomini saremo privati della scelta tra rimedi naturali dolci e pericolose bombe chimiche.

Suona piuttosto drammatico, vero? Ci si deve attivare! Si deve fare qualcosa! Sì, però – per iniziare si potrebbe anche spiegare di che cosa si tratta veramente e perché la storia del divieto delle piante medicinali è assurda...

Solo nel caso qualcuno pensasse che stia esagerando: di fatto nella motivazione alla petizione si dice questo:
I prodotti naturali, a cui sono attribuiti effetti curativi non saranno più classificati come alimenti, ma come medicine. Sono benaccette solo quelle cose che possono essere brevettare e di cui si può avere il monopolio nel commercio con un marchio di fabbrica. Tutto ciò che cresce spontaneamente in natura è illegale. Non viene protetta la nostra salute, al contrario vengono garantite le vendite e i profitti dei grandi gruppi industriali. Dobbiamo poter decidere da soli quello che ci fa bene e quali rimedi prendere, siano esse bombe chimiche o rimedi naturali dolci".

Si potrebbe quasi pensare che sia satira. "Bombe chimiche o rimedi naturali dolci " ... torniamo seri adesso. Tutto è chimico. Gli elementi naturali sono composti di atomi e molecole così come ciò che viene prodotto in un laboratorio. E la "dolce" natura ha da offrire un sacco di intrugli pericolosi e mortali con ogni tipo di effetti collaterali. A differenza degli stessi elementi ottimizzati dai farmacisti per l'utilizzo come farmaci, per i quali si è cercato di ottenere il minor numero di effetti collaterali possibili. L'associazione "naturale = sempre buono" e "chimico = sempre cattivo" è una sciocchezza. È la stessa cosa sia che le cose vengano fuori dal bosco, sia che escano da un laboratorio: possono fare bene e curare senza problemi. Oppure possono provocare gravi effetti collaterali, farci ammalare o ucciderci. Tutto dipende da cosa e da come lo si usa.



A sinistra: iodio-125 radioattivo. A destra:  digitale purpurea. Qual è la "medicina  naturale dolce" e quale la "bomba chimica"? È una sciocchezza ovviamente, entrambi possono guarire ed entrambi possono uccidere (foto della digitale: Jörg Hempel, CC-BY-SA 3.0)

Ma ok – chi preferisce curarsi con "rimedi naturali", deve poterlo fare, giusto? Perché l'Unione europea, adesso vuole vietarlo? E infatti non lo vuole. La European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products, la direttiva europea sui prodotti tradizionali a base di erbe medicinali, - è questa la legge in questione - era già entrata in vigore nell’aprile del 2004. Nel mese di aprile dell’anno prossimo scade solo il termine del periodo di transizione per i prodotti che erano arrivati sul mercato prima di questa direttiva. E naturalmente non si tratta di un divieto per le piante medicinali. Martin Ballaschk spiega (...):
La direttiva europea chiamata in giudizio, che è entrata in vigore nel 2005 nel diritto tedesco in materia di prodotti farmaceutici, non ha nulla a che vedere con la criminalizzazione degli erboristi o addirittura con il divieto delle piante medicinali, ma riguarda la semplificazione del processo di registrazione delle specialità medicinali a base di composti vegetali che si fondano sull'impiego tradizionale. Le preparazioni medicinali che non devono passare attraverso un processo di approvazione e si amalgamano al momento in farmacia, non sono affatto contemplate dal regolamento."(...)

Nel frattempo, quasi 100.000 (!) persone si sono fatte prendere dal panico e hanno firmato la petizione. Ancora una volta si può vedere, quanto la paura possa rendere irrazionali. La storia della terrificante mafia farmaceutica che ancora una volta vuole distruggere tutto ciò che di buono e bello c’è in questo mondo per avidità di guadagno e che ora vuole anche prenderci le erbe del nostro giardino è completamente assurda -, ma a quanto pare provoca in alcune persone ancora così tanta paura da far si che non gli venga in mente l'idea di informarsi in modo razionale prima di tutto. Ma che le decisioni politiche vengano accolte più emotivamente che non razionalmente, purtroppo, non è una novità. Si può solo sperare che nessuno si faccia raggirare più da queste sciocchezze - e che i politici non sfruttino questa paura (con queste tematiche si potrebbe anche già fare una campagna elettorale...)

Questo articolo è stato abbreviato con il consenso dell'autore.

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La scelta terapeutica è un DIRITTO!!!
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