L'iPad, un'idea che ha già 20 anni

Pubblicato il da Margherita Guastamacchia

[caption id="attachment_5372" align="alignleft" width="388" caption="Foto di viagallery.com (Flickr), licenza CC"][/caption]

Nel mondo dell’informatica spesso succede che un’idea precede anticipa anche di molto i tempi, o perchè la tecnologia non ha ancora raggiunto un livello sufficientemente avanzato per metterla in pratica o perchè il prodotto risultante non offre quei vantaggi che gli garantiscano una nicchia nel mercato. O una combinazione di entrambi i fattori.

E’ il caso dei tablets, che  sono apparsi per la prima volta già nel 1989, con il GRiDPad, un catorcio che pesava due chili e mezzo ed era più grande di un A4. Ma esistono progetti di dispositivi simili che risalgono a tempi addirittura anteriori.

Solo che in questi ultimi 20 anni,  un’eternità dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica, non erano rousciti a crearsi uno spazio nel mercato. Basti pensare che quando Apple ha presentato l'iPad all’inizio di quest’anno, lo stesso Steve Jobs ha detto che forse il mercato no era  ancora pronto per uno strumento di questo genere.

Ciò nonstante, tre milioni di unità vendute a soli 80 giorni dal lancio negli Stati Uniti e il grande suceso anche negli altri paesi, ha dimostrato che effettivamente la nicchia del mercato esisteva e che stava semplicemente aspettando che qualcuno trovasse la combinazione azzeccata di prezzo, prestazioni e soprattutto semplicità.

Il successo dell’iPad ha fatto in modo che anche altre aziende, che già possedevano progetti simili, abbiano deciso di investire e di procedere alla fabbricazione, tanto che è difficile contare quanti nuovi tablets verranno lanciati nel prossimo futuro. Questo vuol dire più vantaggi per i consumatori, come sempre succede quando c’è competizione, visto che eviterà che  Apple dorma sugli allori e offrirà altre alternative a chi non professa la religione della mela.

Ed anche se è complicato fare previsioni quando si tratta di tecnologia, credo di non rischiare molto se dico che i tablets significheranno una rivoluzione informatica, perchè avvicineranno molte persone, che ancora resistono, all’uso del computer e offriranno a noi veterani nuovi modi di fare cose.

Quello che non oso pensare a dove staremo tra altri vent’anni….

(Pubblicato originalmente su La Voz de Galicia, con la quale collaboriamo in forma abituale, come opinione all’articolo sul successo dei tablets)

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