Spagna: la famosa lista svizzera degli evasori fiscali consegnata alla Francia ha attraversato i Pirenei

Pubblicato il da Margherita Guastamacchia


[caption id="attachment_2035" align="alignright" width="300" caption="Ginevra, Svizzera. Foto di Uggboy/Flickr, con Licenza Creative Commons"][/caption]

Qualche giorno fa l'amministrazione francese ha ottenuto un dischetto dell’HSBC in Svizzera dove compaiono i nomi, tra migliaia e migliaia di cittadini europei, di circa tremila spagnoli, che hanno depositato illegalmente tra gli 8.000 ed il 10.000 milioni di euro nel paese alpino.
Innanzi tutto dobbiamo ringraziare l'amministrazione francese che compie la funzione che spetterebbe al governo spagnolo, assolutamente incapace di smascherare gli evasori. In secondo luogo, denunciare che il Fisco spagnolo agisce in forma assolutamente discriminante. In questo caso, quando si tratta di milionari e fortune spropositate, vengono concessi un paio di giorni per rimettere i conti a posto. In altre parole, si affronta il problema come se fosse una semplice irregolarità amministrativa, quando invece il codice penale lo considera un delitto, quando la quantità di denaro è superiore ai 120.000 euro, e prevede una pena tra uno e cinque anni di reclusione.

Solo nel caso in cui gli evasori non riescano a regolarizzare la propria situazione entro i termini previsti, verranno considerati dei delinquenti. Insomma, viene loro applicata la stessa sanzione che tocca a chi consegna la dichiarazione dei redditi in ritardo. Una semplice multa ed il pagamento delle tasse corrispondenti. Alla fine è un po' come se invece di presentare la dichiarazione dei redditi il 31 di giugno, la presentassero il 1 luglio. E' una vergogna che, oltretutto, segna un precedente.

Tutti i milionari evasori del fisco sanno, a partire da questo momento che per non commettere un'ingiustizia, se li pescano con un conto su una qualche isola o in Lussemburgo o in qualunque altro paradiso fiscale, non applicheranno la legge, bensì una specie di amnistia fiscale, che converte il grave delitto in un'irregolarità amministrativa. Questo, supponendo che a pescarli sia il Fisco spagnolo-ricordiamo che è stato il Fisco francese a scoprire la lista- che non si è dimostrato molto entusiasta della scoperta. Basti pensare che la Spagna è il paese con il maggior tasso (23%) d'economia sommersa d'Europa.
Alla fine si tratta di un ulteriore esempio di come l'amministrazione iberica sappia intervenire con durezza sui deboli, ma con debolezza con i possessori di grandi fortune.
V’immaginate quale sarebbe la situazione, se l'obbiettivo fosse recuperare tutto questo denaro depositato illegalmente nei paradisi fiscali? La Spagna diventerebbe con ogni probabilità l'invidia della Germania e senza esagerare. Intanto, continua ad essere il fanalino di coda d'Europa. Ed è già abituata a togliere soldi ai più deboli. Perchè cambiare?

Con tag Economia

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